FAQ

Mi chiedono spesso

Le 10 domande più frequenti

Se vado da uno psicologo significa che non sono normale?

No. È un pregiudizio tipico del passato, ancora un po’ lento da scardinare. Spesso ci si rivolge ad uno psicologo in una situazione di sofferenza (con o senza sintomi) ma altrettanto spesso per un aiuto esterno, serio e professionale in un momento delicato o di cambiamento della propria vita.

Dovrei sentirmi meglio dopo ogni seduta?

Capita spesso, ma non sempre. Alcune volte durante la seduta possono emergere delle sofferenze che hanno bisogno di qualche giorno per essere metabolizzate, è un processo normale e sano di guarigione delle ferite, anche di quelle emotive.

Mi verranno prescritti dei farmaci?

Non da me. La giurisdizione italiana permette la prescrizione di farmaci solamente ai medici: nessun’altra professione sanitaria (psicologi, psicoterapeuti, nutrizionisti, fisioterapisti ecc.) può prescrivere farmaci (a meno che lo stesso professionista non sia anche un medico).

Un minorenne ha bisogno di autorizzazione per andare dallo psicologo? Anche se ha 16 anni?

Si, i minori devono essere autorizzati da entrambi i genitori/tutori. L’autorizzazione va fatta un’unica volta all’inizio del trattamento.

Nelle sedute si parla e basta?

No, soprattutto se si fa un percorso di psicoterapia. L’approccio Funzionale che utilizzo ha una visione integrata del Sé e molte tecniche di psicoterapia prevedono lavori che coinvolgono l’intera persona (ad esempio rilassamento, attivazione, lavoro posturale ecc.).

Quanto è lungo un trattamento psicologico?

Dipende dal tipo di percorso e dagli obiettivi che si vogliono raggiungere. Gli obiettivi vengono definiti durante la prima seduta.

Durata e prezzo delle sedute?

Solitamente durano dai 50 ai 60 minuti. Per pazienti che vengono da lontano, in alcune situazioni, si possono valutare sedute più lunghe per ottimizzare i tempi.la parcella standard per una seduta di psicoterapia individuale è di €75

La parcella dello psicologo è deducibile?

Si. Le spese sostenute per sedute di psicoterapia, purché appositamente fatturate, possono essere portate in detrazione al capitolo “Spese mediche e sanitarie” in misura del 19%, fino ad un tetto massimo di €15493,71 all’anno. Il terapeuta deve, infatti, rilasciare apposita fattura attestante l’importo della sua tariffa, i suoi dati fiscali e quelli di iscrizione all’Albo degli Psicologi. Non si possono infatti detrarre spese di sedute svolte con persone non regolarmente iscritte all’Albo.

Com’è tutelata la mia privacy? Se sono un adolescente, ciò che dico in seduta verrà comunicato ai genitori?

Ogni colloquio, anche quello del minorenne, è protetto dal segreto professionale che obbliga lo psicologo a non rivelare informazioni apprese durante le sedute né a informare altri circa le prestazioni effettuate (art. 11,12 e 13 del Codice Deontologico degli Psicologi che definisce modalità e limiti del segreto professionale e Art. 622 del C.P.). Nel caso di minore, lo psicologo può comunque ascoltare i genitori (qualora lo volessero) separatamente, senza tuttavia dover comunicare ciò che il minore espone in seduta.

Mi somministrerà dei test?

Nel mio metodo di lavoro non prevedo l’uso della psicodiagnosi (test psicologici) come approccio standard. È possibile la somministrazione qualora il paziente ne faccia specifica richiesta o solamente in specifici casi e, comunque, sempre previa accettazione da parte del paziente. La aree di intervento dello stress e dolore cronico e l’area della psicologia dello sport prevedono invece un assessment più accurato e approfondito, sia in area psicometrica, sia fisiologica.